Alessandra #1 Qui,nell’East Coast…..

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Sono le 4:30 di mattina qui nella East Coast. È stranamente caldo stanotte e non riesco a dormire. Ho dato un’occhiata rapida alle email e quando ho visto che, tra spam e pubblicità, c’era anche la lettera di Sabrina, non ho potuto rimandare a domani. Come sempre le sue parole sono belle, scelte con cura, proprio quelle che dovevano essere. È sempre bello leggerti Sabrina, amica mia. L’ho proprio vista quella Frau Primavera. Avrei voluto raccontare anch’io a Gipsy la Primavera qui dalle mie parti. Avrei voluto portarla fuori a mangiare cupcakes e a sentire l’aria di un tempo passato, ma non troppo, che si respira qui, avrei invitato anche te, Sabrina. Era nei miei piani, ma mi sono lasciata ingannare dalla Primavera, come al solito. Pensavo che sarebbe restata un po’ di più, e invece ha fatto solo un salto, ha fatto il suo ingresso con il vestito più bello, ha fatto girare la testa un po’ a tutti e poi è scappata via, affacciandosi qua e là ogni tanto. Magari ci vediamo in Estate, che non ho mai desiderato cosí tanto. Grazie Sabrina. Un abbraccio a entrambe

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#guilty pleasure ,di primavera e del progetto Dolcevita(ovvero #socialeating and #love # life)

 

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Si può benissimo pensare che la magnificenza della vita sia pronta intorno a ognuno e in tutta la sua pienezza, ma velata, nel profondo, invisibile, lontanissima. E’ però non ostile, non riluttante, non sorda. Se la si chiama con la parola giusta, col nome giusto, viene.

-Kafka-

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Facciamo che la  primavera  l’anima e il corpo sono in subbuglio,mettiamoci il vento magico e irrequieto del sud  che ci dice che tutto è possibile .Facciamo che il cuore stanco dell inverno vuole solo felicita’ e che la sconfitta esiste solo per poterci ricaricare,facciamo che il corpo vuole solo baci e la mente progetti magnifici che si realizzeranno.Facciamo che abbiamo tenuto duro e ci meritiamo tutto quello che di meraviglioso ancora non ci è accaduto,si facciamo che non serbiamo piu pietre nel cuore ma solo quelle che servono per costruire ponti leggeri,magari sospesi nel vuoto,

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facciamo che ogni mattina serve solo per ricominciare ,che la parola obbedienza la cancelliamo dal vocabolario e poi le unghie,si dipingiamole di rosso chanel,e poi facciamo che pure che sono quasi astemia da oggi imparerò ad ubriacarmi(solo un pochino,e solo qualche notte speciale ) e che non ci stancheremo mai di ballare fino a quando avremo un poco di respiro ,che parleremo spesso(non sempre solo qualche volta )di frivolezze per alleggerire il cuore ,si,facciamo proprio così ,proprio  oggi e per sempre,e teniamoci stretti,che cè vento forte .

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a presto i progetti

con amore Gipsysoul

 

 

Sabrina #5 Io ti ho vista……..un bacio.. Rose

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Lettera dal Land

Baviera, giorni dopo il Carnevale

Cara, preziosa Gipsy,

sono tornata. Tornata in Baviera, tornata da te.

Ero nella mia amata Roma, tra casa amici vicoli fontane urla.. e Teatro. Quell’odore che conosciamo bene, il buio e la luce che si danno la mano e danzano sulle assi dure, le battute, le parole mille volte ripetute eppure sempre diverse, i no e i sì che arrivano dall’alto, la tua faccia stampata e attaccata sui muri, che sei tu ma anche un’altra, e quell’altra stavolta si chiamava Rose Papillon. La mia Rose, che bello è stato – e duro – essere Rose. Che bello è – e duro – essere lì sopra, ogni sera.

Sai, io ti ho vista Gipsy, e poco importa se persone senza fantasia – tu lo sai che esistono persone senza fantasia? – dicono che non eri seduta lì davvero. Io ti ho vista. Eri lì con me, proprio vicina, quando la luce diveniva rossa, e poi alla fine andava e veniva come il battito di un cuore che poi all’ultimo, e senza avvertire, si ferma. Nell’istante di buio, Gipsy, eri lì, nell’istante di luce, Gipsy, ancora lì. Puoi immaginare la mia sorpresa alla prima, e puoi di sicuro capire la mia tranquillità di saperti lì le altre sere, tutte. La certezza di vederti nel buio e trovarti nella luce, sempre.

Poi dire Grazie alla fine, la musica degli applausi, anche dei miei, e quel senso di perdita, ogni sera, e di rinascita, ogni sera. E poi, Gipsy, il gran finale. Che strappo, ogni volta

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La Baviera mi ha accolto con braccia insolitamente calde, un cielo bianco, e molti sorrisi. E mi sono venute delle idee nuove, a salvarmi dalla tristezza degli addii teatrali che subisco sempre troppo e sembrano eterni. Ma nuovi giorni mi attendono, e allora non potevo non scrivere a te, preziosa come sei con la tua anima accogliente che sembra di stare a casa, quando ti si parla. Quando ti si scrive. In quali avventure stai mettendo il cuore e gli occhi, ora? Dove te ne stai volando, in questi giorni che hanno perduto il loro Carnevale e corrono veloci verso altri di disperazione divina e grazia di Risurrezione?

Domani sarà un giorno importante per le mie idee, e allora oggi mi preparo l’anima con la musica della mia Rose – la mia musica – un dolcetto che precorre i tempi e questa lettera per te. Secondo me non esiste modo migliore per allenarmi la vita. Non conosco che questo, un volo tra la passione, passando per la dolcezza, per atterrare infine da un’amica.

 

Ho comprato dei colori, anche se non so disegnare. Mi piace vederli sul davanzale della mia finestra quando mi sveglio, mi piace che ci siano, fanno compagnia alla stanza quando esco. Da quando ho scoperto che la Baviera non è grigia come ci avevano fatto credere, ma blu gialla e rosa, a volte, e che Novembre, il mese in cui sono nata, è rosso scuro, e non viola livido, ho capito che mi servivano i colori. Così, per non confondermi la via, per dare tonalità giuste alle strade e alle facce della gente che incontro. Quando troverò il coraggio li aprirò anche, e tu sarai il primo colore che mi metterò tra le mani.

 

Gipsy lo sai che non fa freddo? Oppure sono io che ho cambiato temperatura! Oppure è l’entusiasmo che riscalda, e chi lo sa. Sogno ancora di venire sulla tua isola, che via via si fa sempre più vicina. La strada l’ho trovata, mi basta solo colorarla prima. Poi, sarà un attimo arrivare.

 

Sono certa lo senti già, il mio lungo, lentissimo abbraccio.

 

Sabrina

 

#autunnosoul Una cena per gli amici un sabato di novembre

“Questo pane che spezzo è la mia poesia”

Dylan Thomas

Crostini di pane casereccio con formaggio e pomodorinitumblr_nwzz01CiAv1rssnioo1_5401Zuppa di ceci e verdurine con crostini10-spice-soup Quiche ai porri formaggio e pomodoriniLeek Mushroom  Oven Roasted Tomato Quiche Top

Tortine mandorle miele e cioccolatoimage_5627111219092674328353

Ingredienti per le tortine :

400 gr di miele
350 gr di farina
80 gr di burro
5 uova
1 bicchiere di latte
100 gr di farina di mandorle

50 gr di cacao amaro

1 busta di lievito

Preparazione:

Lavoro tutti gli ingredienti in una ciotola e rendo l’impasto molto soffice .Verso nei piccoli stampi per tortine e inforno a 180 gradi
per  30 minuti.
Siccome sono super golosa alla fine faccio colare sulle tortine cioccolato fondente bollente