Gipsy

“Chi sono costoro con stelle e  pesci marini tra i capelli….”

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#1 Di isole e di angeli ,costellazioni e traiettorie invisibili

Bene,anche sull’isola tra poco sarà Natale e stamattina nevica,piano,come fiori,come poesie,sull’oceano,sulla sabbia.C’è nell’aria il motivo di una canzone ,felice e azzurra,e l’odore di pesce fritto, di casa e di camino.Qui il tempo passa lento e si fa caso a quando si è felici.Cominci dal mattino e ci fai caso  al profumo di caffè,ai dolci da inzuppare preparati la sera tardi che profumano di vaniglia e di limone,al vento di tramontana che si infila nei vicoli  tra le  case bianche ,al respiro calmo di tuo figlio mentre rimbocchi  le coperte,al vapore sui vetri delle finestre .Cose piccole…alle quali prima non avrei fatto caso . Penso all’ ossessione collettiva per gli oggetti,alla corsa ad avere più cose possibili. Ma nessun essere umano risolve i suoi problemi con le cose. Eppure con questa illusione abbiamo costruito intere città. Vedo spazi vuoti, riempiti solo d’ angoscia. La gente ha paura, molta paura del futuro,e, avendo paura diventa reazionaria,intollerante e infelice. Le loro facce sono intrise di solitudine. E allora ho oltrepassato un  cancelletto e mi sono ritrovata sulla spiaggia,e di fronte il mare,ecco,questa è la mia isola,dove vivo,non è vita vera ma neanche falsa ,dove ascolto ,piango,rido ,lavoro e cerco di essere felice.

Strani Angeli si aggirano qui e  mi impongono all’improvviso la traccia di una ferita, il ricordo di un’offesa, l’evidenza di un dolore: mi aiutano a ricordare ciò che sono,quella che sono stata . Mi piacciono molto questi Angeli, sono soli, come gli Angeli di Wenders, di Rilke, mi piace pensare che vivono tra i pensieri della gente, tra una umanità senza riposo,  nelle strade, nei teatri,sulla mia isola..

Ma i miei Angeli sono creature concrete, , giovani attori, un piccolo clown autistico dagli occhi verdi,una ragazzo biondo che vola,una donna bella e gentile dal cuore puro che porta dentro di se la vita di una bambina,uno strano ingegnere che non ha bisogno di parlare,una piccola grande donna che ha trovato l’amore , una delicata ,tenera sognatrice gentile,che mi ha teso la mano nel buio ,comparsa per miracolo nella mia vita, che si muovono e agiscono continuamente intorno a me in una incessante comunicazione secondo traiettorie invisibili come quelle che tracciano le costellazioni Astrali.

Angeli, Angeli strani, come loro,come te,Sabrina.

Un abbraccio forte.

Gipsy

 

 

#2 Ultimamente mi sveglio felice e preparo biscotti(di Natale e di certi voli)

Il buco che avevo nel cuore aveva la tua forma:due rigonfiamenti sui due lati come le tue guance piene e leggermente asimmetriche,qualche fossetta come quelle delle tue mani grosse e morbide,aveva anche due colori,rosso pallido come quello delle tue labbra carnose ,e verde chiaro con piccoli puntini dorati come i tuoi occhi.Anche la consistenza era cambiata,da turgido ed elastico con battito veloce era diventato molle e lento con brevi accellerazioni che mi toglievano il fiato.Aveva anche le tue stesse emozioni ,la tristezza ,l’angoscia,la paura di un futuro desolato e senza speranza.Ripenso a quella volta ,volevo  entrare in acqua con te senza smettere di camminare ,quando il dolore aveva superato la soglia e i confini.Ripenso alla notte di Natale di un anno fa ,era tutto ghiacciato e tu avevi tanto freddo,volevi la tua mamma ma non la trovavi ,si era persa,e l hai chiamata così forte che ti ha sentito arrivare ragazzo,mentre ti avvicinavi Ho sentito il richiamo del tuo cuore pulsarmi nelle vene ,sapevo che mi avresti trovato.Hai preso il tuo mantello  mi hai avvolto,mi hai poggiato la testa sulla spalla   e insieme abbiamo aspettato il disgelo di quell’era glaciale.Hai cominciato a raccontarmi meraviglie:il ricordo dei tramonti sul mare,i tuoi omini del presepe che restava montato tutto l’anno,i regali scartati la notte di Natale ,il gioco del lupetto e della formichina sotto il piumone d’inverno,le manine piccole  che profumavano di mandarini,i baci infiniti e le coccole davanti al caminetto,il vecchio grammofono sull’erba che suonava” Fragole e cappellini”mentre tu nella culla di vimini giocavi coi riflessi del sole,del bagnetto nella tinozza,della ninna nanna che mille e mille volte ho cantato per te ,del tuo violino e del fiore conficcato nel petto quel giorno al liceo dove tu fingevi di morire d’amore.La lettera a Giovanna tuo primo amore,delle lacrime di quel ditino schiacciato nella portiera della macchina,delle stelle cadenti di quella notte.E mi hai parlato dell’altra metà del cuore ,quello supersiste,quello biondo,del colore di certi riccioli ,quello forte,quello che vola, e mi hai detto Mamma ,come farà a volare senza di te,che lavi conchiglie nello scolapasta ,come farà  senza di te che fai la Sigla al cancello.Abbiamo fatto scorrere lacrime e la notte,piano, è passata.Volano avvoltoi in un lento girovagare,ma la preda ha ali d’oro……. .It’s Christmas,It’s Love ,It’s happines!!!!


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Così……..

 

 

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#3 Dear Santa….all I want is…e di tutti i baci che ho perduto

Dear Santa,

è proprio quando sei felice che la vita ti scoppia dentro ,e tornano l’incanto e la meraviglia,i sogni i desideri e le passioni,eh…perchè non erano andati via,no,li avevi solo dimenticati-Mancano 11 giorni a Natale,e al mio compleanno, e ho tanti desideri Voglio il tavolo grande aperto, e tutti ,amici e famiglia riuniti ,la tovaglia argento e i piatti buoni,le candele,e la cena di Natale che profuma di ricordi e d’amore,il vino buono di Giovanni,le frittelle di cavolo bollenti,le letterine sotto il piatto,e tantissimi regali sotto l’albero.Io ho sempre creduto in Babbo Natale ,ma non ti ho mai chiesto niente,ecco, quest’anno la lista è lunghetta e bada bene ,voglio tutto.

Voglio la neve e provare la stessa emozione che avevo da piccola ai primi fiocchi,e fare un giro sulla tua slitta insieme ai miei figli che finalmente avranno la prova che tu esisti.

slittaVoglio due vestiti ,costosissimi e preziosi ,uno che mi ricordi chi sono e l’altro per non dimenticare chi sono stata,la passione ,la tenacia e la forza uno,la leggerezza e il vento nei capelli l’altro.

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Voglio la mia sala teatrale ,con le tavole scure ,i pianti i sospiri e le liti dei miei attori,gli abbracci ,i segreti e le confessioni,le quattro del mattino a ripetere cento volte la stessa scena ,la voglio Santa ,perchè me lo merito,ho resistito Santa ,non ho ceduto e tu lo sai

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E poi Avignone Santa,no,non dirmi che è impossibile,niente è impossibile per te e poi lo sai,i miei spettacoli sono belli e so che ti piacciono,ho visto come ti emozioni,e allora dai,appari in sogno al prossimo direttore artistico la notte che avrà ricevuto la mia proposta ,non ti farò sfigurare,lo giuro

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La locanda in Grecia,c’ è tempo ma non tanto,quindi tienila a mente e comincia a lavorarci da ora,una stanza con le finestre sul mare sarà per te quando verrai a trovarmi,la’ sarò molto felice e preparerò i biscotti con tanto zucchero a velo ,quelli che ti piacciono tanto

la mia locanda

Voglio un gatto bianco e nero ,grosso e bellissimo,dispettoso ,che somigli alla mia amata Guendalina,che come lei mi parli in segreto quando nessuno ci sente

gatto margherita Una planetaria,eheheh già,non te lo aspettavi vero?Ma pare che non si può essere una magnifica foodblogger senza….ma ti prego.che a pallini sia ,e rossa,si rossa!!!!

planetaria

Poi voglio imparare a fare Surf,è una vita che lo sogno,ebbene,potresti farmi consegnare la tavola da lui???….sei un uomo di mondo tu..capisciamme…

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Già lo saprai vero?dell’unica tappa in Italia dei Sigur Rose ,e allora voglio il biglietto,un posto in prima fila e alla fine un autografo,tu ci riesci lo so.

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Un viaggio nel Land ,l’anno prossimo a Natale ,dalla mia amica Sabrina ,rideremo,berremo vino rosso e staremo sveglie tutta la notte a parlare,i mercatini di Natale ,la neve,i bambini bellissimi,le fiabe vere,i segreti ,e un abbraccio che durerà per sempre ,lei è stata un mio regalo di Natale, un Natale importante ,il mio nuovo Natale, come stella,come cristallo di neve,come lago gelato, voglio guardarla negli occhi….

PicMonkey Collageccccccc E’ troppo Santa?No,direi di no.Non hai ancora sentito niente,ora viene la parte più difficile.

Voglio tutti gli amici che ho perso lungo la strada della vita ,li voglio riabbracciare tutti,ma proprio tutti.La felicità senza se e senza ma per i miei figli.E poi voglio tutti i baci che ho perduto….

Così…………………..

Voglio un bacio di mia madre e sentire le sue mani sulle lenzuola, uno di quei baci che ti fanno sentire il profumo delle madri. Voglio anche tutti quelli che ho perduto e li voglio prima che arrivi l’ultima ora: i baci non dati per paura di ferire, quelli non dati per egoismo, quelli morti di insicurezza. Quelli perché era troppo presto, quelli dispersi tra troppe parole. I baci interrotti da una telefonata, quelli lanciati da un finestrino di un treno in partenza dalla stazione di Mestre, quelli dimenticati su un prato di Villa Torlonia, quelli portati in alto sull’Etna e il Gianicolo e quei baci profondi sulle panchine dell’Università. Se potessi avere un album di fotografie da sfogliare vorrei quello dei baci che ho perduto: i baci nella notte e quelli che volavano come albatros e si sono posati su una bocca come un nido. Io li rivoglio indietro tutti i baci perduti. Li voglio adesso, tutti insieme, in questa cella, tra musica e silenzio, musica e silenzio, musica e silenzio. –

da ‘I baci perduti’ di Jack Folla.”

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Sarò buona Santa,sarò buona. con amore Gipsy

I Believe

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# 4 Dance with me

 

47bbcea087e9e92e1c9bd7c3694d0b53Sabrina,

ti parlavo del mio nuovo Natale del quale ,con meraviglia ,tu fai già parte.

 

Non sono libera dai ricordi no,anzi li ripasso ogni giorno per non dimenticarli perchè questa è la mia vita,la mia fantastica,disordinata,dolorosa e appassionata  vita .  Avrei potuto,certo che avrei potuto,accendere un fuoco e bruciare tutto e invece ho ballato.Ho steso ad asciugare i vecchi vestiti al vento ,ed eccomi qui.

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Sono quello che resta dopo aver attraversato il mare in una sola notte, dopo  le bufere e le tempeste .Dalla mia isola non si fa ritorno , sono approdata qua come naufrago al contrario,andando incontro al mare Mando messaggi in bottiglia con la certezza  che qualcuno li leggerà (e così è stato)Tu…che sei sbucata dal nulla,come una cosa azzurra,come un soffio di vento ..

Balla con me ,Sabrina,della mia gioia ritrovata,dell’amore della mia vita che ora è felice, dei suoi occhi verdi di bambino che sorridono di nuovo , balla con me perchè ci siamo trovate, balla per la tua nuova vita,per tua sorella,per il pasticciere,per i mercatini di natale,per il tuo lago che me lo sogno la notte, balla con me per il miracolo di una nuova vita,Ariele, nata sabato,sarà una combattente con la testa sulle nuvole  e dovremo insegnarle a ballare .Balliamo e ridiamo del buio che non ci fa più paura perchè la neve illumina tutto. Balla con me perchè la bellezza esiste ,facciamo il bucato e balliamo tutta la notte fino all’alba .

Mi perdo,nei vicoli bianchi della mia isola e ritrovo la mia musica mentre cade la neve e  la bellezza e lo stupore e l’incanto di quando ero bambina e mi ritrovo, ogni giorno, senza mappa, perché qui ,serve solo il cielo ,e tu lo sai.

Ti abbraccio forte

Gipsy

“Quando muore un capitano la nave non affonda

   E anche se la ciurma piange la perdita,le stelle

  Dei cieli sono ancora al comando”

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#  5 Di bellezza e di amici per sempre

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Ho pensato tanto,volevo farti un bellissimo regalo per Natale ,ma non c è veramente niente di tanto bello per te,e allora solo un grazie e poche cose che voglio dirti.

Ti prego non cambiare,resisti,la vita ti metterà a dura prova ,resisti,ad ogni costo e salvati e se per farlo dovrai spergiurare,tradire,abbandonare ,fallo.Guarda per sempre con gli occhi di questo momento e non dimenticare niente. Non aver paura mai di cambiare idea,anche all’ultimo momento,e cambia tutto se ti accorgi che qualcosa non funziona,lavoro,città,paese,vestito,amici, amore..

Innamorati,ogni giorno,cadi e rialzati,e poi di nuovo cadi e di nuovo rialzati,non rinunciare mai a quello che ami ,sogna esageratamente ,perchè ci vuole coraggio a sognare e tu..ne hai ,cazzo se ne hai.Non credere a chi dice che i sogni non si avverano,io e te sappiamo che non è così,ne abbiamo le prove.Travolgi le persone che ti amano, tu puoi farlo,non dimenticar-ti mai.Sii debole,retorica,sdolcinata,inopportuna e un poco pazza (come sei già) e non vergognarti mai di piangere .Tu sei tante cose e io le ho viste.Non le dimenticare,cercale ,scrivile come una lista della spesa e ripassale ogni giorno e poi concediti un premio per non averle dimenticate,come fai per Giulietto.Incazzati ,indignati,grida,vai al mare ,ridi come una stupida,fai cose frivole e inutili  e fatti baciare tantissimo,i baci sono meravigliosi,no?Se un giorno non saprai dove andare non dimenticare mai che cè sempre la casa sull’isola .Ritorna a Siviglia e portami con te. Diffida delle certezze,e vacilla ogni giorno,fatti prendere dal panico ,dal dubbio,lascia sempre tutti senza fiato per le tue scelte pericolose,permetti di avvicinarti solo da chi ti ama veramente  Accetta le sconfitte e le ferite  e paga senza battere ciglio il prezzo che ti toccherà per essere felice.Gli incontri accadono per qualche motivo ,anche questo lo sappiamo no?Balla,nella mia cucina,in quella di Sabrina ,sul palco ,a  Rende paese,con Rossana mia,con Vale,con Camilla,chi balla si riconosce  e la musica dura per sempre.Che dirti, ti lascio con l’unica certezza che ho,la bellezza esiste  ,io l’ho vista . Auguri bambina.La tua vita sarà spettacolare,comunque vada, Merda ,Amen!!!!!!

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Love Gipsy

 #6 Vi scrivo da una solitudine ……

“Seduta al mio posto, mi chiedo che cosa in noi mantiene vivo il desiderio di andare avanti comunque, ad ogni età e in ogni circostanza. Per alzarsi e mettersi in marcia, spesso bisogna essere chiamati per nome. […]
Appartenere a un luogo, quello di nascita e quello di elezione. Dedicarvisi, invece di rivolgere gli occhi altrove, avanti o indietro. Gioire di una certa luminosità del cielo a quell’ora, delle stagioni, dei paesaggi: è un fiume o una spiaggia, una radura in collina o una città, è casa mia. Io sono qui, adesso……..

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Ma con lo stesso fervore spostarmi. Non necessariamente lontano, ma cambiare punto di vista, scoprire cose del tutto differenti, prendere coscienza della relatività, per meglio discernere cosa fa del nostro «qui» un luogo unico. Partire per meglio riscoprire. […]
Forse siamo veramente noi stessi solo nella meraviglia, nella loda, nella riconoscenza. Occasioni in cui si esprime la parte migliore del nostro essere, che canta, si dilata […].
L’ammirazione è solo una dei nomi della Speranza, una piccola via di Speranza. Uscire dall’io, spesso angusto e cupo, per lasciarsi cogliere dall’ammirazione. Raschiare dall’essere lo strato dell’abitudine e d’usura così da contemplare quanto di bello si presenta agli occhi spenti, assuefatti. […]

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Accogliere come un prodigio il primo viso: quello più familiare, tanto vicino che non lo si vedeva più, o lo sconosciuto incontrato per strada; il volto dell’altro che viene verso di noi con il carico di desideri e paure che possiamo sentire come nostro, anche se lui ci rimane ignoto. Lasciarsi toccare dai compagni di metropolitana: la mano del bambino nero nel palmo rosa della madre, la guancia adolescente appoggiata sulla spalla amica in giubbotto di pelle, la discussione appassionata sul giornale semiaperto fresco fresco. Fratelli umani che con noi vivete!
Distogliersi da se stessi, staccarsi dagli errori, dagli insuccessi, entusiasmarsi per darsi alla bellezza che salva

Vi scrivo con entusiasmo. […]
Vi scrivo da una solitudine……..

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Tutti gli uccelli han preso il volo, la casa è stranamente silenziosa. Dopo il vocio dei risvegli, la febbre delle partenze […] c’è il vuoto, vertiginoso. […] C’è tutto il disordine da risistemare, le spese e già il pranzo… ma da dove cominciare? […]
Anzitutto riposo. Assaporare questo momento senza cedere al desiderio furtivo di ritornare a letto, senza stordirsi subito con le faccende. Un istante di pace sul bordo del tavolo di cucina ancora ingombro dei resti della colazione o nel cantuccio prediletto. La tazza di caffè gustata senza che un gomito maldestro la faccia versare sulla gonna o che una richiesta urgente […] vi scuota.

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Lo sguardo posato sull’albero alla finestra. Lunga spiaggia dove correre, correre, come a cinque anni, a quindici o a trenta. L’io si ricompone attorno a questa cavità così piena. La posta cade nella buca delle lettere. Il colpo familiare provoca lo slancio: Chi pensa a noi, a me? Una lettera da gustare. Il giornale aperto collega di botto col mondo. Il campanello dell’ingresso: la vicina, con le mani infarinate Non avrebbe mica un uovo? Il telefono rompe il silenzio: Sei tu? Sono pochi quelli che possono risparmiare formule di presentazione, coloro la cui voce ci colpisce nel vivo, e possono permettersi l’indiscrezione: Che cosa fai? A cosa pensi?

 

Ecco! Il meccanismo è ripartito: tutti i legami invisibili che intrecciamo continuamente, che formano la trama della nostra vita, presuppongono anche una stoffa propria, quella stessa che si tesse nel silenzio, che chiamiamo giardino segreto, intimità, raccoglimento. Che valore avrebbero le nostre relazioni se non avessero alla base quell’esistenza silenziosa?”

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Celebrazione del quotidiano di Colette Nys-Mazure: