#AutunnoSoul #senzaricetta dei Ravioli e del vento d’Autunno

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Scrivo questo articolo sul divano,è domenica mattina ,il sole,le foglie e un vento forte d’autunno.Il caminetto l’ho acceso già da un paio d’ore,c’è profumo di cose buone,di cose fritte,di cucinato di domenica ,di fumo e terra bagnata.Mia sorella prepara la pasta in casa,i ravioli ripieni ai funghi porcini.Si è già affacciata due volte alla porta con la faccia da disappunto trovandomi in pigiama raggomitolata nella coperta con il libro in mano a non fare niente.Poi la visita di due amiche di sempre,il caffè bollente e il cornetto integrale,due risate e poi di nuovo sul divano,e ancora il vento,che insieme alle foglie svolazza pure i miei pensieri.
E’ stata una domenica felice,una domenica piena di tutto.Una domenica di carboidrati e di sole tiepido,di memorie di disastri passati,di lunghe chiacchierate ,del tavolo allungato e di famiglia.E’stata una domenica di poesia ritrovata ,di progetti futuri e desideri,una domenica di festa e di sorprese,di cielo rosso e calze di lana,una domenica bella ,di quelle che poi te le ricordi per sempre.Di vento,di ravioli di mia sorella senza ricetta,che ti freghi che sei stata tutto il giorno sul divano,che poi non è vero perchè ho fatto le foto e ci ho messo sopra la granella di nocciole,una domenica bella,di vento e non solo.

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Almeno un Raviolo è per sempre

Ieri sera ho rivisto uno dei capolavori di Truffaut , una storia intrisa di malinconica dolcezza.Ripensavo poi al tenero protagonista Antoine che cerca l’amore e la certezza dell’amore,al  dolce abbraccio di Christine,al loro amore  forse transitorio, forse assoluto e definitivo.
E alla fine del tenero peregrinare di Antoine Doinel rimane nella mente la domanda  intorno a cui ruota tutto il film, accompagnato dalle parole di Charles Trenet: “Que reste-t’il de nos amours?”.

“Signorina, so di non essere uno sconosciuto per Lei. L’ho osservata a lungo senza che Lei se ne accorgesse. Ma da qualche giorno non cerco più di nascondermi: so che è arrivato il momento, ecco. Prima di vedere Lei non ho mai amato nessuno. Detesto il provvisorio, conosco bene la vita: so che tutti sempre tradiscono tutti. Ma tra noi sarà diverso: noi saremo un esempio. Non ci lasceremo mai, neppure per un’ora. Io non lavoro, non ho impegni nella vita: Lei sarà la mia sola preoccupazione. Io capisco che tutto questo è troppo improvviso perché dica subito di sì, e che prima voglia rompere dei vincoli provvisori che La legano a delle persone provvisorie. Ma io sono definitivo.”

“Baci rubati”• Truffaut

Bella domanda,e bella certezza in questa magnifica e surreale dichiarazione d’amore, ci abbiamo creduto tutti almeno una volta nella vita e vorremmo crederci ancora,ma nel frattempo,mentre continuiamo a farci domande , ad illuderci ,a disilluderci a ridere ,a piangere,insomma mentre viviamo,prepariamo i ravioli ,sporchiamo  le mani con la farina, ridiamo di noi ,della tenerezza del nostro essere così umani e teneri ,nonostante tutto, prendiamoci in giro,cerchiamo di essere leggeri ,senza più domande e con una sola certezza :almeno “Un raviolo è per sempre”

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Ecco la ricetta da Cucina la rubrica ricette del Corriere della sera

INGREDIENTI
PER 4 PERSONE

  • 600 g di fette di calamaro gigante
  • 60 g di pomodori secchi
  • 60 g di olive taggiasche
  • 40 g di capperi di Salina
  • 40 g di zenzero fresco
  • 20 g di uova di salmone
  • 16 g di nero di seppia
  • 7 foglie di basilico
  • 7 foglie di prezzemolo
  • 1 melanzana media
  • 1 limone non trattato
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cestino di germogli di crescione
  • 1/2 cucchiaino di pomodoro secco in polvere
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe di mulinello
Fate rassodare le fette di calamaro nel congelatore, poi, con l’affettatrice, ricavatene tanti quadrati sottili di 4 cm di lato. Stendete i “foglietti” ottenuti su carta da forno e conservateli nel congelatore fino al momento dell’utilizzo.
Lavate la melanzana e cuocetene metà in forno già caldo a 190 °C per circa 40 minuti, poi frullate la polpa con un filo di olio, lo zenzero tritato e un poco di scorza di limone grattugiata. Regolate di sale e aggiungete qualche cucchiaio di acqua per rendere la salsa cremosa.
In una padella fate saltare la melanzana rimasta, tagliata a dadini piccolissimi, con un filo di olio e lo spicchio di aglio non sbucciato. Tritate i capperi, le olive e i pomodori secchi e uniteli ai dadini di melanzana. Profumate con il basilico e il prezzemolo lavati e tritati e regolate di sale e pepe.
Disponete su ogni piatto due “foglietti” di calamaro, salateli, pepateli e conditeli con un filo di olio e succo di limone. Ponete al centro di ognuno una noce di farcia e coprite con un altro foglietto. Condite ancora con olio e limone e distribuite sopra le uova di salmone. Decorate con strisce di salsa di melanzane allo zenzero e completate con i germogli di crescione ben lavati e qualche goccia di nero di seppia. Spolverizzate con la polvere di pomodoro secco e servite in tavola.