Lettere dall’isola

Lettere,tante,che parlano di certe partenze e di ritorni,di acqua di mare e valige.Lettere che parlano di baci,di certi profumi e di notti passate a parlare con le amiche.Di letti sfatti , di occasioni perdute e di quella volta che abbiamo riso da morire,di certe notti che anche senza lettere tanto non te le scordi mai.Di frittelle di zucchine che come le faccio io nessuno e delle tue alici fritte.E di quell’amore che era per sempre e invece no.Scritte di notte,come un segreto e poi mi raccomando scrivila che la leggi a tutti stasera.Di uomini che sono tutti uguali e invece non è vero neanche questo.Di quel mazzo di rose quella notte di primavera,e le fragole con la cioccolata ,e di quando abbiamo  fatto i dolci di natale tutti insieme nella mia cucina.Della paura del futuro,di certi silenzi che se ascolti bene senti pure la colonna sonora ,di isole e di muri azzurri,e di quando eri piccolina e di come ci piaceva la nutella che ci piace anche adesso,del sogno di Avignone e di lasciare tutto e partire e poi l’ho fatto davvero.Di bellezza,di amicizia e di vicinanza ,di corridoi d’ospedale stesi a terra perchè i gemelli stavano arrivando ,del faro sul palco che poi era la luce del computer,di quel giovedì ,e chi se lo dimentica,e di una certa  telefonata e delle pizze e le torte e noi davanti al caminetto. Il profumo dell’isola,che poi che profumo è. Lettere impossibili ,come sogni,come amore.

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